Segnali d’allarme

Il nuovo codice della crisi di impresa, entrato in vigore il 15 Luglio 2022, elenca una serie di “Segnali D’Allarme” a cui prestare attenzione.

Si parla di segnale d’allarme in presenza di:

– debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni;

– debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti;

– esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari scadute da più di 60 giorni o che abbiano superato da almeno 60 giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma purché rappresentino complessivamente almeno il 5% del totale delle esposizioni;

– ritardi nei pagamenti verso creditori pubblici qualificati che determinano l’attivazione degli obblighi di segnalazione.

In merito a quest’ultimo segnale d’allarme il legislatore ha introdotto un nuovo obbligo di segnalazione da parte dei creditori pubblici qualificati con decorrenza 1° gennaio 2022.

L’obbligo di segnalazione riguarda:

– l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS);

– l’Agenzia delle entrate;

– l’Agenzia delle entrate-Riscossione.

I soggetti pubblici qualificati devono segnalare il superamento di determinate soglie di esposizione debitoria fiscale e/o contributivo all’imprenditore e, ove esistente, all’organo di controllo, tramite posta elettronica certificata o, in mancanza, mediante raccomandata con avviso di ricevimento.

Le soglie di indebitamento sono contenute nell’art. 30 sexies, c. 1, D.L. n. 152/2021, convertito nella legge n. 233/2021

Per quanto riguarda l’INPS l’obbligo di segnalazione scatta se vi è un ritardo di oltre 90 giorni relativo al versamento di contributi previdenziali di ammontare superiore:

a) al 30% di quelli dovuti nell’anno precedente e all’importo di euro 15.000, qualora vi siano lavoratori subordinati e parasubordinati;

b) all’importo di euro 5.000, qualora non vi siano lavoratori.

La segnalazione avviene entro 60 giorni decorrenti dal verificarsi delle condizioni o dal superamento degli importi per l’obbligo di segnalazione.

Per l’Agenzia delle entrate l’obbligo di segnalazione scatta qualora vi sia un debito scaduto e non versato relativo all’IVA, risultante dalla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche superiore all’importo di euro 5.000. La segnalazione avviene entro 60 giorni dal termine di presentazione delle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche salvo eventuali proroghe.

Per l’istituto Agenzia delle entrate-Riscossione scatta l’obbligo di segnalazione qualora vi siano crediti affidati per la riscossione, autodichiarati o definitivamente accertati e scaduti da oltre 90 giorni maggiori ad euro 100.000 per le imprese individuali, 200.000 per le società di persone e 500.000 per le altre società. La segnalazione avviene entro 60 giorni decorrenti dal verificarsi delle condizioni o dal superamento degli importi per l’obbligo di segnalazione.

In considerazione dell’entrata in vigore del D.L. n. 152/2021 con decorrenza 1° gennaio 2022, le segnalazioni riguarderanno:

– i debiti accertati a decorrere dal 1° gennaio 2022 per quanto di competenza dell’INPS;

– i debiti risultanti dalle comunicazioni periodiche relative al 1° trimestre 2022 per quanto di competenza dell’Agenzia delle Entrate;

– i carichi affidati all’agente della riscossione a decorrere dal 1° luglio 2022 per quanto di competenza dell’Agenzia delle entrate-Riscossione.

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